Perché gli stampi si sporcano? 

I fattori sono molteplici. Infatti, uno stampo si sporca in modo diverso in base alla mescola utilizzata, alla geometria dell’articolo tecnico in gomma o in base al tipo di trattamento a cui è stato sottoposto lo stampo. La pulizia dello stampo è un aspetto fondamentale per la produzione di articoli tecnici di qualità e permette di evitare rallentamenti del lavoro e difetti sulla guarnizione stampata. Negli stampi per gomma o silicone liquido, lo sporco può essere di diversa natura:  

  • Residui di materiale 
  • Carbonizzazione da temperatura di olio e grasso
  • Distaccanti 
  • Depositi di ruggine e calcare (anche nelle tubazioni di raffreddamento interno)  
  • Ossidi e gas 
  • Metallizzazione 
  • Coloranti 
  • Grafite e calamina.  

Lo sporco può essere causa di macchie sul pezzo finito oppure può impedire al pezzo di staccarsi correttamente dallo stampo durante la fase di stampaggio. Per questa ragione, è necessario pulire con la giusta frequenza lo stampo e non solo, scegliere la tecnica più adatta per preservarne la superficie e agevolare l’efficacia della produzione. 

Le principali tecniche di pulizia degli stampi sono le seguenti:  

  • Pulizia ad ultrasuoni 
  • Pulizia con laser 
  • Pulizia con microsfere 
  • Pulizia con bicarbonato di sodio 
  • Pulizia criogenica 
  • Pulizia con pennini, spugne, trafilati

Ogni metodo di pulizia viene associato ad una categoria di stampi. Vediamo alcuni esempi: 

STAMPI CROMATI 

Uno stampo cromato si sporca, in media, 5 volte in meno di uno stampo non cromato. 

Nonostante questo, necessita comunque di una pulizia accurata, in base al suo utilizzo, per aumentarne la durata. Il metodo più adatto e diffuso per la pulizia di uno stampo cromato è quello della pulizia ad ultrasuoni. Tuttavia, bisogna prestare attenzione alla concentrazione alcalina (non deve essere elevata) e bisogna verificare che vi sia un certo equilibrio per evitare che il composto chimico utilizzato per effettuare la pulizia non vada a intaccare le superfici. 

STAMPI NON CROMATI 

Il metodo più utilizzato per questo tipo di stampi rimane quello della pulizia ad ultrasuoni. Tuttavia, bisogna ricoprire lo stampo con un olio protettivo, in quanto la superficie non è protetta dalla cromatura. Una seconda tecnica, è quella della sabbiatura con microsfere di vetro o plastica. L’unica precauzione da prendere è quella di fare attenzione alla pressione e alla distanza dell’ugello in quanto gli spigoli potrebbero essere danneggiati dalle microsfere. 

 

Per approfondire la tematica, puoi scaricare il nostro e-book sulla pulizia degli stampi e leggere i consigli del nostro team.  

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