Negli anni 70, quando abbiamo avviato la nostra attività come stampisti, il mondo dello stampaggio era orientato verso lo stampaggio a compressione.

L’evoluzione tecnologica e l’esigenza sempre più forte di un incremento di produttività, ci ha condotti all’introduzione della tecnica dello stampaggio ad iniezione.

Ad oggi il 90% dello stampaggio avviene mediante iniezione.

Come funziona lo stampaggio a compressione

Lo stampaggio a compressione consiste nella produzione di articoli tecnici in gomma o silicone partendo da un materiale non ancora vulcanizzato. L’operatore deve preparare la gomma e posizionarla all’interno dello stampo. In seguito, la gomma viene chiusa in pressione nello stampo fino al raggiungimento della vulcanizzazione dell’articolo tecnico. 

Tale processo richiede tempi più lunghi, rispetto allo stampaggio ad iniezione, e un maggiore intervento manuale da parte dell’operatore. Al termine del ciclo di stampaggio, gli articoli tecnici in gomma o silicone vengono estratti manualmente. Inoltre, con la chiusura dello stampo si crea della bava che deve essere rimossa.

Per evitare sprechi di materia prima molto e tempi di produzione troppo lunghi, suggeriamo di avvalersi dello stampaggio a compressione solo per la produzione di piccoli lotti di articoli tecnici con mescole non troppo costose.

Come funziona lo stampaggio a iniezione

Lo stampaggio ad iniezione avviene con l’utilizzo di gomma non preformata. La mescola viene caricata nella macchina e iniettata nello stampo tramite una vite senza fine punzonante.

La gomma viene iniettata a stampo chiuso applicando il vuoto prima dell’iniezione ottimizzando i tempi produttivi, ed evitando la creazione di bava lungo i bordi dell’articolo tecnico in gomma.

Questa tecnica permette di ridurre i tempi di vulcanizzazione della gomma. Infatti, la mescola viene preriscaldata durante la produzione.

Lo stampaggio a iniezione si rivela più rapido rispetto a quello a compressione e, di conseguenza, più adatto allo stampaggio di grandi lotti.

Quali sono i vantaggi dello stampaggio a iniezione?

  1. La pressa e lo stampo possono lavorare in automatico, dando la possibilità all’operatore di occuparsi di più presse contemporaneamente. Al contrario, per lo stampaggio a compressione, l’operatore deve restare a bordo macchina per caricare la gomma e scalzare il pezzo stampato.
  2. I tempi di vulcanizzazione sono più brevi. Nello stampaggio a compressione, la gomma viene caricata sulla figura a temperatura ambiente. Nel processo di stampaggio a iniezione, la gomma entra in una camera con vite preriscaldata e quindi il processo di vulcanizzazione è più breve.

Lo stampaggio a iniezione permette di aumentare la produttività e di programmare il ciclo di stampaggio senza una supervisione assidua da parte dell’operatore. Fra gli ultimi vantaggi c’è anche l’agevolazione dello scalzo e conseguentemente la qualità del prodotto stampato. Infine, l’iniezione apre la porta a maggiori sviluppi, ad esempio dà la possibilità di stampare con termoregolati abbinati a stampi dedicati che amplificano i vantaggi già esistenti dell’iniezione standard.

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